
Viterbo
Una giornata a…
La A1, o Autostrada del Sole, passa proprio accanto a Fiano Romano, dove il casello si trova a breve distanza dall’HU I Pini village. Percorrendola verso Nord si arriva a Orte, e da qui a Viterbo con il suo bel centro storico o a Bomarzo, con il leggendario Parco dei Mostri e molto altro da vedere; o ancora, agli antichi borghi di Civita di Bagnoregio, Celleno e Torre Alfina. Mentre scendendo verso Sud si raggiunge facilmente Tivoli, con le sue magnifiche ville, gli antichi templi e le terme: tre mete ideali per una gita in giornata alla scoperta del Lazio e dei suoi tesori.

Quartiere di San Pellegrino
Viterbo, la città dei Papi (e di Santa Rosa)
Il bel centro storico di Viterbo custodisce le tracce del passato glorioso in cui la città fu sede pontificia, dal 1257 al 1281. Ammira dall’esterno la scenografica Loggia delle Benedizioni e poi visita il Palazzo del Papi assieme al vicino Museo Colle del Duomo, con cui forma il polo monumentale del Colle del Duomo: con un unico biglietto potrai vedere anche gli ambienti solitamente non accessibili della Cattedrale di San Lorenzo, forse costruita sulle rovine di un tempio pagano dedicato ad Ercole.
Prosegui perlustrando a piedi il centro storico medievale più grande d’Europa, tra archi, torri, scalette e “case a ponte”, soffermandoti nei quartieri di San Pellegrino e Pianoscarano. Oltrepassa l’austera facciata del Palazzo dei Priori per visitare gli ambienti interni, tra cui la sfarzosa Sala Regia.
Poi vai a portare omaggio a Santa Rosa, patrona della città, i cui resti sono custoditi nel Monastero di Santa Rosa. Da qui ogni anno il 3 settembre, fin dal 1258, parte la spettacolare Macchina di Santa Rosa, dal 2013 bene immateriale dell'umanità UNESCO, che porta in processione un baldacchino alto quasi 30 metri e pesante 5 tonnellate con in cima la statua della santa. Se ti trovi a passare da Viterbo nei giorni precedenti potrai ammirare invece le celebrazioni preparatorie come il Corteo Storico in costume o il giro delle sette chiese.
Poco fuori dal centro storico, fermati alla Piccola Formaggeria Artigiana per acquistare ottimi formaggi, e alla Pasticceria Alba per i dolcisfornati dalla famiglia Fiorentini fin dal 1960. Se invece hai voglia di una pausa di relax e benessere, poco distante dal centro di Viterbo c’è il complesso delle Terme dei Papi, le cui acque sono curative e decisamente confortevoli.

Bomarzo, luogo di mostri e misteri
Bomarzo, luogo di mostri e misteri
A circa venti minuti di macchina da Viterbo, la cittadina di Bomarzo è conosciuta soprattutto per lo scenografico Parco dei Mostri, o Sacro Bosco di Bomarzo ideato dall'architetto Pirro Ligorio nel Cinquecento, fu voluto dal Principe Pier Francesco (detto Vicino) Orsini per ricordare la moglie Giulia Farnese e "sfogare il core" dopo la sua morte prematura attraverso le sculture grottesche e oniriche disseminate nel paesaggio naturale ma al tempo surreale del bosco. Soffermati davanti alle rocce scavate fino a prendere sembianze umane o mostruose, rispettando il silenzio di questo luogo dalla sacralità sui generis. Forse ne uscirai anche tu sollevato nello spirito… o invece turbato?
Il Sacro Bosco non è l’unico luogo misterioso nei dintorni di Bomarzo: attraversa il paese e percorri la via Bomarzese fino a incrociare via Cupa, dove c’è l’alta cisterna. Lascia l’auto al parcheggio poco più avanti e torna su via Cupa per inoltrarti nel bosco, facendo caso ai segnali lasciati da altri “esploratori”, come le frecce sul terreno fatte con sassi e legni. Raggiungerai così, con un pizzico di fortuna e avventura, la spettacolare Piramide Etrusca: scoperta nel 1911 ma riportata alla luce solo nel 2008, e per molti aspetti ancora misteriosa, questa costruzione megalitica sarebbe l'altare rupestre più grande d'Europa con i suoi 10 metri d’altezza. Arrampicati sui suoi gradoni fino in cima per goderti la vista e il fascino incantato del bosco.
Passando dal centro di Bomarzo, non dimenticare di lanciare uno sguardo anche al Palazzo Orsini che domina il borgo: gioiello di architettura rinascimentale, fu abitato anche da Vicino Orsini e Giulia Farnese e le vetrate si affacciano verso il Sacro Bosco. Oggi un’ala ospita il Comune di Bomarzo ma alcune sale sono saltuariamente visitabili. Se le esplorazioni ti hanno messo fame, la cucina rustica ma appetitosa di Tutto n’Artro Magnà con le carni del proprio allevamento, è quello che fa per te.
Nei dintorni, non mancano antichi borghi da visitare: dalla “Città Morente” – oggi pullulante di B&B, ristorantini e visitatori – di Civita di Bagnoregio, su uno sperone di roccia collegato al paese di Bagnoregio da uno stretto ponte pedonale, a Celleno: “borgo fantasma” ormai disabitato ma ben conservato, si trova anch’esso su uno sperone tufaceo affacciato sulla piana su cui oggi sorge Celleno Nuova. Percorri le viuzze dove sono ancora visibili alcune vecchie botteghe, e ammira il bel plastico che riproduce l’antico centro abitato custodito nella Chiesa di San Carlo. Dal grazioso borgo di Torre Alfina puoi accedere al fiabesco Bosco del Sasseto (solo visite guidate su prenotazione), in cui si trova il sorprendente mausoleo gotico del Marchese Edoardo Cahen.

Tivoli
Tivoli, residenza di imperatori e cardinali
Dalle storiche Terme Acque Albule alimentate da una sorgente naturale di acque sulfuree alle tante fontane che zampillano nel centro storico, Tivoli è dominata dall’acqua a cominciare dal vicino corso dell’Aniene. Ma tra i motivi principali per visitarla ci sono le sue splendide ville, testimonianze dei fasti locali in diverse epoche storiche.
A Villa Adriana, fatta costruire dall’Imperatore Adriano intorno al 126 d.C., puoi ammirare il magnifico Ninfeo del Canopo e la serie di piscine e impianti termali, oltre all’interessante museo e al Teatro Marittimo che ospitava spettacoli all’aperto. Villa D’Este, edificata per il cardinale Ippolito II d’Este, è invece un bellissimo esempio di architettura rinascimentale e vanta stanze riccamente affrescate oltre che il magnifico giardino all’italiana. L’ottocentesca Villa Gregoriana, voluta da Papa Gregorio XVI e oggi gestita da FAI, unisce testimonianze archeologiche, architettoniche e naturalistiche, con un tripudio di cascate naturali e artificiali, grotte e belvederi.
Ma puoi tornare ancora più indietro nel tempo visitando anche il Tempio di Vesta e quello della Sibilla, sull’antica acropoli della città che si affaccia sulla valle delle cascate. Se tanto girovagare ti ha messo appetito, fermati da Li Somari per un assaggio di ottima cucina laziale.